venerdì 15 ottobre 2010

Wanna have fun.

E' così strano come con certe persone ci si senta poco e ci si capisca troppo. Mi succede. Spesso. Con chi abita lontano e con chi abita più vicino.
E' stato giusto un caso che io avessi il cellulare nella tasca dello zaino e che lo zaino in questione fosse in camera, dove io stavo studiando i quanto mai cari lirici greci dell'Attica. Ho sentito uno strano rumore e mi sono resa conto che era il cellulare in vibrazione. Lo prendo e vedo: V.
Un po' ho strabuzzato gli occhi, perché la V. in questione è un donnino ricciolino e carinissimo che ho conosciuto per caso due anni fa. Abbiamo scoperto di essere nella stessa scuola, in sedi diversi, visto che lei ha un anno in più. Poi, l'anno scorso, lei ha deciso di fare la quarta superiore in Germania. Ci siamo mandate sms giusto per le feste e qualche mail. In estate, ci siamo riviste. Poi io son partita e al mio ritorno è ricominciata la scuola.
Ora le mi chiama. Mi dice: Ti ho detto che mi sono trasferita ad Udine? Sì, frequento un liceo classico lì, alcune materie si studiano in tedesco ed inglese.
Io manco sapevo esistesse 'sto liceo, ad Udine. Me l'ha detto lei. Sono contenta. Perché di lei so che ama le lingue e che vuole fare la scuola per interpreti. Nulla di più.
Poi un invito che non mi aspettavo: Domani è il mio compleanno, ci verresti alla mia festa?
E io un po' ci sono rimasta, perché non lo sapevo che era il suo compleanno e, soprattutto, non so cosa prenderle. Però ho detto di sì. E ora sto trafficando nel mio armadio per cercare qualcosa di carino da mettermi per domani e, nel mentre, penso anche al suo regalo. Quale, non lo so.
Però una nota positiva c'è: dopo tre settimane che mi rifiuto di uscire a festeggiare, lei, con una chiamata, mi ha più che convinta.

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